sabato 24 aprile 2010

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Cos'è il rispetto?

Cos'è la fiducia?

Cos'è l'onestà?


Cosa è l'amore..?


Noi, chi diavolo siamo?

Prendiamo decisioni, poi ci ricadiamo e poi ci ripensiamo. Il mondo gira, cammina, va avanti nel suo percorso. Non bada al tempo, lui. Non ne ha bisogno.. sa esattamente cosa deve fare. Sa esattamente cosa fare perchè una forza più grande di lui lo fa girare. Una forza più grande di lui ci fa stare con i piedi per terra, quando ci piacerebbe volare.. quando ci piacerebbe sognare. Ci fa razionalizzare ogni cosa, perchè forse è giusto così.
Ma esiste il giusto?
Ha senso dire è giusto o sbagliato?
Invece che dalla fontana, non potrei bere dalla pioggia? Non potremmo vivere come animali, perchè quello siamo, senza un tetto? Avere a che fare con il freddo, con il caldo. Cercare rimedi naturali se si sta male. Non rimanere bloccati nel traffico. Non aspettare il pullman per 40 minuti, solo per non farsi un km di strada a piedi, di sabato sera.

Alla gente piace soffrire. Alla gente piace farsi i problemi. Fare le vittime è talmente semplice che non si riesce a farne a meno. La cosa triste è che lo si fa inconsapevolmente.

Alla gente, però, piace anche essere sicuri di sè. Avere le idee chiare su tutto, di eccellere in tutto. Non ama sbagliare, non ama le critiche, non ama il fatto di essere inferiore a qualcuno.

Ma allora, mi chiedo, per forza bisogna avere una filosofia di vita, per campare?

E' così fastidiosa la personalità di un essere umano. Prima puoi apprezzarla, condividerla, imitarla. Entrarci dentro con tutta te stessa per capire veramente la verità di qualcuno. Poi improvvisamente puoi romperti il cazzo soltanto a sentirlo parlare. Può infastidirti il suo tono di voce (o i loro toni di voci). Può farti rivoltare lo stomaco una battuta, un sorriso, uno sguardo.

Ma perchè non c'è un libretto delle istruzioni per vivere in mezzo ai nostri simili? Se uno ha vent'anni e non può contare sull'esperienza di vita, perchè deve prenderlo a quel posto se non sa gestire le situazioni? Bisogna usare tecniche standard? Bisogna essere uguali al resto del mondo, come se tutti fossimo stati fatti con lo stampino?

Io non ne ho voglia. Io voglio fare un fatto e voglio che tutti si rendano conto che quel fatto, l'avrei potuto fare solo io. Nessun altro.
Non voglio essere uguale a nessuno, in niente. Mi piacerebbe avere un altro carattere, essere diversa. Ma non ho nessun mito, nessuno. Tranne quelli che sono usciti fuori dalle regole totalmente, quelli che hanno buttato la loro vita nel cesso ma hanno fatto qualcosa di grandioso, come mettere note una dopo l'altra o scrivere parole una dopo l'altra, dicendo la verità. Smerdando sempre quel mondo che gira e che non deve fare nient'altro che quello.

Hanno dato in pasto la loro vita alla normalità. Alla semplicità. Alla quotidianeità (o quotidianità? su google sono più ignoranti di me, non lo trovo).

Per questo li stimo.
Non sono mai crollati, mai. Hanno toccato il fondo ma non se ne sono accorti. Il loro genio li ha fatti risalire. Risalire lì... dove nessuno potrà mai raggiungerli, mai giudicarli.

Dove nessuno potrà mai imitarli.

1 commento:

  1. E' vero, alla gente piace fare la vittima, forse perchè è facile, o forse chi la fa ha i suoi motivi e vorrebbe essere rincuorata da persone sensibili al problema.
    Sul fatto che l'uomo può vivere come un animale, io credo che questo sia vero. Soprattutto oggigiorno l'essere umano è ingabbiato dentro questo carcere chiamato società dove non può liberare i suoi impulsi, i suoi desideri e deve sempre fare ciò che vogliono gli altri senza pensare a loro stessi.
    Gli ultimi tre paragrafi che hai scritto mi hai rimasto a bocca aperta, sono perfettamente d'accordo con te ;)
    Ne approfitto per fa un pò di pubblicità al mio blog: http://ilbruttoilfetenteeilcattivo.ilcannocchiale.it (ti invito a leggere "viaggio" e "confusione", magari anche un commentino mi farebbe piacere).
    Ciao

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