domenica 14 giugno 2009



Cos'è che impedisce alla stabilità di raggiungerci? Siamo noi che l'allontaniamo o c'è qualcos'altro che ostruisce il passaggio? Domande, ma mai risposte. Fondamentalmente siamo tutti nati per rispondere ad un unico grande quesito.

Tutto è troppo relativo. Non esiste concetto che non possa essere interpretato in mille modi diversi. Per molti la stabilità è quasi del tutto inutile, semplicemente perchè l'instabilità rende la vita viva.
La maturità allora a cosa serve? Perchè ci viene data la possibilità di pensare quando possiamo tranquillamente affidarci all'istinto?

Perchè è così complicato lasciarsi andare alla "
nostra vera natura"...?

Più passa il tempo più i pensieri scorrono... perchè non possono essere fermati? Che senso ha continuare a ragionare su un qualcosa di assolutamente naturale?

Fin dall'inizio dei tempi l'uomo si ostina a voler diventare ciò che non è, senza riuscire a capire che, infondo, è nato già perfetto.

5 commenti:

  1. Oddio, troppi quesiti filosofici sui quali la gente muore da duemila anni e forse qualcuno in più.
    Innanzi tutto l'uomo non è nato perfetto: perfectum significa finito, rifinito. Perfetto è qualcosa al quale non bisogna più aggiungere nulla. Qualcosa di statico e, a parer mio, estremamente noioso. Come un tavolo: una volta che ci hai aggiunto un ripiano e quattro gambe, è perfetto, finito.
    Sulla base di ciò, l'uomo per natura tende a migliorarsi e a crescere sempre. E non lo fa solo l'uomo: i pesci, per esempio, non smettono mai di crescere, e più sono vecchi più sono grossi. Il lupo perde il pelo (il vizio non c'interessa) e i nonni perdono i denti, le cose cambiano in continuazione. Se così non fosse, allora saremmo perfetti e sarebbe una vera palla.
    E poi che cosa intendi per stabilità? Se consideri la vita un'oscillazione fra momenti tristi e momenti felici, la vita è stabile, perchè è periodica. Cos'ha di instabile la periodicità? Forse, solo il fatto che non è regolare. Ma se lo fosse sarebbe pura matematica, e non nascerebbe mai l'arte.

    I pensieri che fai, non li puoi fermare se non vuoi, ma sei padrona del tuo cervello, puoi farne quello che vuoi.

    La tua Affezionatissima

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  2. Cara Jamma, secondo quale principio per te l'uomo non può essere nato perfetto? Lo dice stesso l'etimologia della parola: finito. Un bambino nasce completo e totalmente incontaminato da qualsiasi cosa, qualsiasi forma di pensiero che possa mandargli in tilt il cervello e forse, un giorno, farlo diventare un killer. Anche la tua teoria del tavolo può essere giusta, ma non è sempre del tutto relativa? Potrei aggiungerci una tovaglia con i fiori e i coniglietti, allora sì che sarebbe perfetta per me.
    Hai ragione: l'uomo tende a migliorarsi. Ma questo perchè gli è stato imposto dalla società. Chi ci dice che avremmo potuto avere una vita dinamica seguendo solo ed esclusivamente l'istinto? Nessuno! Ma sarebbe stato bello scoprirlo...
    Per stabilità intendo semplicemente un punto fermo su cui poter sempre contare... attorno abbiamo le mille sfumature con momenti di vario tipo, ma quel punto fermo puoi considerarlo casa tua, un'ancora di salvezza.
    La periodicità irregolare non è altro che un qualcosa che deriva da noi, dal nostro essere, dal nostro rimandare le cose, dal nostro carattere pigro, dalla voglia di complicarci la vita. La matematica è qualcosa di insito nella natura, così come l'arte e la musica. Prova a rendere queste pratiche instabili e irregolari.. cambierebbe tutto. Anche il nostro fisico: potremmo diventare alieni con il corpo flaccido!

    Non continuo a contraddirti altrimenti il tuo sapere da brava filosofa mi distrugge :D

    ...a volte il cervello non mi da pace, se avessi un telecomando per gestirlo lo userei molto volentieri e cercherei di cambiare canale.

    Baci & Abbracci, la tua jammona black and white

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  3. Aehm.. u__u
    Innanzi tutto, un tavolo con una tovaglia e un mazzo di fiori sopra non sta facendo altro che svolgere la sua funzione di perfetto: se non fosse un tavolo non potrebbe avere una tovaglia e un mazzo di fiori: non è altro che un modo per rappresentarlo, sempre tavolo è. Qualcuno la chiama sostanza, qualcuno idea, qualcuno res cogitans, fatto sta che è tavolo e può essere perfetto, e perfetto in mille forme e rappresentazioni diverse.

    Un punto fermo non è stabilità: è un punto fermo. Ne abbiamo tanti, anche se a te non sembra. Lascia stare la casa, lascia stare la famiglia e tante cose che da un momento all'altro non potresti più avere. Pensa alla morale, che per quanto grande è radicata nella nostra cultura, pensa alle leggi (anche se non è proprio il momento storico per parlarne xD).. E se niente di ciò ti convince, che ti devo dì, fai la scetticona pure tu, e fai del fatto che pensi la tua certezza: penso dunque sono.
    I punti fissi te li devi cercare tu: un obiettivo da raggiungere può diventarlo, una professione, una passione.. Per farla breve la musica. E intorno a un punto fisso ruota tutto il resto, con la stessa periodicità di cui prima: non sarà un moto ondulatorio ma un moto armonico.. Sempre periodico è, però. Insomma pensa all'orologio, e pensa che al posto delle lancette c'è il tuo punto fermo, o il tuo concentrato di punti fermi. Il concetto è quello, la vita deve ruotare intorno a dei punti fermi, che siano anche le funzioni fisiologiche.

    La matematica è pura astrazione, siamo noi che vogliamo vederla nella natura ma ti posso assicurare che non è la natura che fa le leggi, bensì l'uomo che le deduce da questa. L'arte e la musica sono basate sulla matematica perchè è il loro punto fermo, ma intorno vi ruota l'interpretazione, che può essere anch'essa periodica, può dipendere dal tempo, dalle condizioni emotive, da chell' ch' bbuò tu.
    E l'uomo, è finito solo da un punto di vista geometrico. Intellettualmente, dove finisca l'uomo ancora non si sa, i filosofi e gli scienziati di oggi ancora ci stanno pensando, non puoi dire che l'uomo è perfetto perchè anche fisicamente ha un sacco di difetti: si ammala, può perdere un arto da un momento all'altro e non è mai completamente efficiente. L'uomo, al massimo, è perfettibile, perchè tende sempre a migliorare sè stesso e a colmare tutte le sue falle.

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  4. Innanzi tutto, abbandoniamo la teoria del tavolo che tanto i coniglietti si sa: su un tavolo con i fiori, fanno cagare xD

    In quanto ai punti fermi... ciò che mi proponi non lo condivido, semplicemente perchè la mia vita è impostata in modo tale da non poter riuscire ad avere quelli come punti su cui aggrapparsi.
    Per la musica è tutto abbastanza ovvio: c'è ora e ci sarà sempre. Ma che peso viene dato alla musica oggi..? Per me può essere vita, energia. Per altri non è altro che un brano mp3 nell'ipod.

    Perchè dici che siamo noi che vogliamo vederla nella natura, la matematica? Se la musica e l'arte derivano dalla quest'ultima, come spieghi un orecchio assoluto? Come spieghi il fatto che qualcuno, grazie ad una conformazione dell'orecchio particolare, riesce a percepire i suoni e indovinarli? Perchè esistono gia! Nessuno li ha inventati! Fanno parte di tutto quel casino di cose che gia stavano qua quando mammina e papino ci hanno fatto nascere. E poi l'interpretazione io non la prendo in considerazione: quella si lascia alla discrezione dell'esecutore e a seconda del suo stato d'animo un giorno suonerà in una maniera e l'altro in un'altra. Rimane il punto fisso: lo spartito.

    Per l'uomo mi fermo.. dovrei studiare e informarmi su questa teoria per poterti rispondere. Ma per quanto riguarda quello che penso, credo che la perfezione sia quel qualcosa che ci viene regalato su un piatto d'argento quando nasciamo e che noi, inconsciamente, rifiutiamo.

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  5. Eh, mi rendo conto che sono stata un filino fraintesa. Innanzi tutto, l'orecchio assoluto non ha niente a che vedere con la matematica, e i suoni, nessuno li ha inventati: sono stati solo classificati. L'orecchio assoluto è quella capacità di distinguere i suoni senza metro di confronto. Se poi questi suoni si chiamano do re e mi, questo è perchè così li hanno chiamati.
    La musica così come la matematica, è stata dedotta dalla natura, è una nostra interpretazione e personalizzazione della natura. Forse quello che non è chiaro è che l'interpretazione è la variabile che gira intorno al punto fermo della musica, che è la matematica. Quella che gira intorno al punto fermo dell'arte.
    Sulle partiture ci sarebbe troppo da dire, perchè a seconda degli autori cambia il modo di leggerle, quindi tanto punto fermo non sono xD E in fondo lo spartito è solo la rappresentazione grafica dell'aspetto matematico della musica, il resto sta sempre all'esecutore, che rappresenta l'accesso alle variabili che ruotano intorno alla matematica musicale. Ma adesso sto parlando troppo strevuso.

    Comunque, hai un concetto troppo romantico e troppo poco definito di perfetto. Credo che Vico concorderebbe con me se gli dicessi che, in realtà, il vero dono che l'uomo ha ricevuto su un piatto d'argento è stato quello di perfezionarsi secondo libero arbitrio, e cioè di rendersi perfetto secondo quella che è la sua personale idea di perfetto (perdonate l'anafora u_u)

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